Lenzuola matrimoniali con fiori a ventaglio blu e oro - linea Clizia

Lenzuola matrimoniali con fiori a ventaglio blu e oro - linea Clizia, la ninfa che fu trasformata in un fiore capace di seguire il sole

Ispirata alla leggenda della ninfa Clizia, che nell’antica Grecia si innamorò perdutamente del dio Apollo e fu trasformata in un fiore capace di seguire il sole, questa collezione celebra la bellezza della dedizione e la poesia della metamorfosi. Come Clizia, che ogni giorno volgeva lo sguardo al cielo per seguire il suo amore, anche questo completo letto porta con sé un senso di grazia e luce, trasformando la tua camera in un rifugio di armonia e raffinatezza2.

• Lenzuolo di sopra con effetto copriletto 250x290 cm
• Lenzuolo di sotto con angoli elasticizzati in tinta unita beige 180x200 cm + 28 cm di altezza
• Coppia di federe con 3 volani 50x80 cm
• Composizione: 100% puro cotone
• Lavabile in lavatrice a 40°C
• Made in Italy

La fantasia floreale si sviluppa su uno sfondo beige elegante, dove grandi foglie di ginkgo biloba si intrecciano con equilibrio e delicatezza. Alcune foglie, in sfumature di blu che vanno dal celeste al blu profondo, mostrano venature finemente disegnate; altre, dorate e stilizzate, brillano con un effetto quasi metallico, donando luce e un tocco prezioso. I sottili rametti dorati che collegano le foglie aggiungono movimento e leggerezza, evocando la danza del vento tra i rami.

Lasciate che parlino Lemoire...

Clizia, nella mitologia greca, era una ninfa oceanina, figlia di Oceano e Teti. La sua storia è una delle più poetiche e malinconiche leggende d’amore dell’antichità. Si innamorò perdutamente di Apollo, il dio del Sole, ma fu da lui respinta dopo che questi si invaghì di un’altra, Leucòtoe. Accecata dalla gelosia, Clizia rivelò al padre di Leucòtoe la relazione segreta, causando la tragica morte della giovane. Apollo, addolorato, si allontanò da Clizia per sempre.

La ninfa, devastata dal rimorso e dal dolore, si lasciò consumare dall’amore non corrisposto: rimase per giorni seduta a terra, senza cibo né acqua, nutrendosi solo di rugiada e lacrime, con lo sguardo fisso verso il cielo, seguendo il carro del Sole. Commosso, Apollo la trasformò in un fiore: l’eliotropio, che secondo la tradizione greca antica era il fiore che si volge sempre verso il sole.