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Benvenuti nella casa de Lemoire - tel: 3203697675
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La leggenda narra di come il semidio Ercole, forte, potente ed in grado di conquistare qualsiasi donna dell’universo, alcuni secoli fa si innamorò perdutamente di una bellissima ninfa chiamata Amalfi.
La ragazza ricambiò immediatamente e con intensa passione i sentimenti di Ercole, di cui amava la prestanza fisica, l’animo nobile, il coraggio e la tenerezza.
Dal canto suo Ercole non aveva occhi che per la giovane Amalfi, che aveva scelto come sua compagna di vita tra tutte le creature della terra.
Nei quadri che lo ritraggono Ercole è sempre rappresentato come un semidio dal fisico scultoreo, dotato di muscoli possenti e di una forza incredibile; la dolce Amalfi viene invece ritratta come una creatura eterea ed evanescente, vestita con una semplice tunica bianca e con i lunghi capelli circondati da una coroncina di fiori.
Una coppia bellissima ed innamorata, in cui forza e fragilità sembravano fondersi alla perfezione; una coppia che avrebbe potuto avere una vita lunga e felice, benedetta dalle divinità e dagli uomini.
Ma il destino aveva in serbo altri programmi e la bella favola di
Ercole ed Amalfi andò presto incontro ad un finale tragico.
Proprio quando il loro amore sembrava destinato a durare per sempre l’invidia degli Dei ci mise lo zampino e la dolcissima Amalfi morì all’improvviso lasciando Ercole immerso nella più cupa disperazione.
Da bambino avrai certamente sentito dire che un uomo forte non piange mai. Bene, questa leggenda ci dimostra il contrario: anche un semidio, temuto ed invincibile come Ercole versò fiumi di lacrime per amore della sua bella Amalfi.
Come poter vivere senza di lei? Come dare un senso a quella dolorosa perdita rendendo immortale la sua bellissima ninfa? Dopo mesi di pianti e disperazione Ercole ebbe un’idea…
Ercole si fece forza e decise che la sua Amalfi sarebbe vissuta per sempre: nei suoi occhi, nel suo cuore ma soprattutto nell’incanto del luogo più bello del pianeta, che sarebbe andato a cercare in memoria di lei.
Ercole iniziò così a viaggiare in tutto il mondo alla ricerca di un luogo in cui seppellire il grande amore della sua vita. Il semidio innamorato cercava un luogo tranquillo, baciato dal sole, affacciato su un mare trasparente in cui sua dolce ninfa potesse specchiarsi per tutta la vita.
Dopo avere esplorato i quattro angoli del globo Ercole arrivò sulle aspre coste del litorale campano e lì decise di fermarsi, folgorato dalla bellezza della natura: nessun luogo al mondo avrebbe mai potuto superare quell’incanto nè ospitare il riposo eterno della sua amata.
Ercole seppellì il suo amore in quel magico lembo di terrà e battezzò il neonato paese con il nome di Amalfi.
Nacque così uno dei borghi più belli d’Italia, una gemma preziosa per rendere omaggio ad una ninfa. Ma per Ercole non era ancora abbastanza… la sua amata meritava di più…
Mare blu cobalto, coste frastagliate, alberi color smeraldo e l’abbraccio costante del sole avrebbero fatto riposare Amalfi serenamente, ma Ercole desiderava circondarla anche di un profumo dolce e fruttato, esattamente come era la pelle di lei.
Allora decise di compiere un ultimo gesto di amore dedicato ad Amalfi: Ercole sfidò il Drago posto a custodia del Giardino delle Esperidi e riuscì a sconfiggerlo guadagnandosi l’ingresso in quel giardino ricco di frutta e fiori.
Scelse le piante che gli sembravano più belle e se ne andò dal giardino con in braccio alcuni alberi di limoni, i più grandi e profumati che avesse mai visto. Ercole piantò i semi di questi frutti dorati nel luogo in cui aveva sepolto Amalfi e sulle coste vicine, in modo da assicurare al suo amore perduto il riposo eterno avvolto in un meraviglioso profumo.
Da quel momento i limoni più belli, succosi e profumati del mondo adornano le coste della Campania, custodendo il sonno della ninfa che aveva fatto innamorare il figlio di Zeus.
Fonte: https://turismo.ricercattiva.it/le-origini-di-amalfi-la-leggenda-della-ninfa-e-di-ercole/
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